sabato 9 febbraio 2019

Educazione parentele

Negli ultimi due anni il nostro fare educazione parentale è cambiato.
Ella attualmente è in seconda superiore ed ha scelto come indirizzo il liceo linguistico.
Lo ha scelto per due motivi principalmente.

Primo motivo,le lingue che studia sono Inglese ,da sempre fa " fatica",francese le piace tantissimo ed è brava,poi il Cinese ( un mio fratello che abita a Bruxelles lavora in un'azienda cinese e ne è stata ispirata),poi fa due ore nel biennio di latino.

Il secondo motivo : ha pesato molto nella scelta che la scuola dove si reca ogni mattina,in bicicletta, è a meno di 3 km da casa nostra.
Per chi ha passato l'infanzia in autobus o corriera, sa esattamente che cosa significhi uscire di casa alle 7.50 ed arrivare a scuola puntuale per le 8,non ha prezzo.

- In un altra occasione vi racconterò com'è stato il passaggio dalle medie in educazione parentele e l'entrata in una scuola statale in prima superiore.-

Poi c'è il piccolo Adamo che attualmente ha un 43 di scarpa e non si può più dire che è tanto piccolo, mi ha quasi raggiunto in altezza ed è appena all'iniziato dello sviluppo.

Adamo ha concluso il ciclo scolastico di educazione parentele con l'esame di 5 elementare. Che almeno in quest'ultimo esame non hanno avuto nulla da dire se non complimentarsi per il lavoro svolto.

Attualmente frequenta la prima media nell'istituto statale del nostro paese.
Essendo l'esperienza più fresca accenno ad alcuni aspetti interessanti.
All'inizio dell'anno Adamo è stato sempre molto propositivo, alzava sempre la mano voleva intervenire e partecipare attivamente alle lezioni.
La difficoltà maggiore è stata quella di stare 5 ore seduto al banco senza possibilità di muoversi.
Da parte nostra lo abbiamo sostenuto ed incoraggiato ma anche messo alle strette:
"A scuola funziona così ti devi adattare,ce la puoi fare ne siamo certi".
Altro problema che si è presentato subito è stato che ai professori l'essere così propositivo da parte di Adamo li ha messo in difficoltà. Sia loro che alcuni compagni non condividevano il piacere del confronto, del condividere e della ricerca.
Anche questo è normale in una classe, se 23 bambini ( in prima media lo sono ancora) parlassero tutti non si farebbe più lezione.
Quindi da parte nostra lo abbiamo incoraggiato è sostenuto senza appesantire il fatto che non condividevamo questo metodo ma spiegandogli come sopra che in una classe ci si deve adeguare( il termine corretto potrebbe essere, omologare, altri termini più pesanti li pensiamo e non li scriviamo).

Adamo che gioca a modificare le foto.


Siamo andati all'incontro con gli insegnanti.
La cosa che mi ha sorpreso positivamente è stato l'approccio.
La maggior parte degli insegnanti quando mi presentavo: Salve sono la mamma di Adamo B.,rispondevano dicendo:" il mio Adamo ".
Su questa frase tornati a casa abbiamo scherzato tantissimo con Adamo perché mio marito ed io facevamo i finti gelosi.
L'incontro ha avuto esito positivo.
Il comportamento è buono,il bambino è si un chiacchierone ( come la mamma) ma a lui piace parlare con l'insegnante e i compagni in merito alle lezioni .
Ha imparato a stare fermo al suo posto per tutta la mattina.
Ha imparato a non intervenire per non rallentare il corso delle lezioni, come gli è stato chiesto. 
Ma....
C'è sempre un ma me mi mo mu,giusto!!!

Alcuni insegnanti si sono " lamentati" che il bambino non interviene più,non alza la mano, si è spento.
Noi abbiamo detto che si è omologato,purtroppo.
Un altro ma un po' triste....
Adamo è preparato, ha un buon livello di conoscenze ( personalmente non voglio che pensiate che sia un bambino molto intelligente o che a me piace vantarmi,be è il mio bambino e per me sarà sempre un bravo bambino).
Quindi l'insegnante mi ha detto che deve adeguarsi al livello della classe. 
In parole povere deve " abbassare il tiro".
Quest'ultima affermazione mi ha rattristato ma se ripenso all'affetto con cui dicevano " il mio Adamo " riesco ad andare oltre.


In questo post volevo raccontarvi che la nostra educazione parentele continua con Isa Agostino ed Aronne. 



Scusate se mi sono dilungata ;) 

Un caro saluto a tutti 
Bea e famiglia 

2 commenti:

  1. Grazie per l'aggiornamento!
    Che peccato ce chiedano ad Adamo di fare di meno!
    Spero che poi a casa abbia il tempo di recuperare e colmare i suoi interessi!
    Un grande abbraccio!

    RispondiElimina
  2. Purtroppo i ritmi sono frenetici ed il tempo è tiranno.
    Racconterò altro presto.
    Ciao

    RispondiElimina