sabato 25 dicembre 2021

Condivido link di blog che seguo.

 


 SANTO NATALE 2021

Ciao, 

come stai? E' passato del tempo la vita è cambiata, speriamo di essere anche un po' cresciuti.

La mia famiglia ed io stiamo bene. Sì bene come due anni fa cioè con i soliti problemi. In questo tempo cerchiamo di vivere, di goderci il momento apprezzando ciò che abbiamo.

Oggi è Natale e desidero scrivere in questo vecchio angolino e condividere, con te che ci leggi, dei blog che seguo. E' il nostro regalino di Natale.

Mi piacciono e il bello va condiviso ma anche farti sapere come siamo " cambiati" in questo tempo.

Quindi ora lascio dei link quando hai tempo e voglia vai a vederli, fammi sapere cosa ti è piaciuto.

https://www.mammadellanuovaera.it/

https://www.lamiavitafrugale.com/

https://www.smetteredilavorare.it/

https://spaziogrigio.com/

https://www.unadonnaalcontrario.com/

https://ioricominciodame.net/

se hai da condividere del bello, lascia un commento sarò felice di leggerti.

PS:

la foto è il nostro presepe. E' il primo anno che lo facciamo con delle statuine " vere", però ho dovuto spostargli posto e metterlo lontano dalle manine veloci dei miei bambini. Puoi notare che alcuni oggetti sono riusciti in qualche modo a farli arrivare, ad esempio le macchinine. Gli animali sono un po' sotto sopra e poi ci sono delle befane dello scoro anno che la nonna ha fatto per ognuno di noi in occasione dell'epifania e mi sembrava bello aggiungerle, come ricordo.

Un caro saluto 

Bea

Ti auguro di passare una buona giornata di Natale 



venerdì 30 aprile 2021

Lapbook di terza media di Ella: I diritti




Oggi la nostra Ella compie 18 anni e questo lavoro l'ha fatto quattro anni fa per presentarlo all'esame di stato.
Il progetto e la realizzazione è stata fatta completamente da lei, la mia è stata solo una supervisione.

Spero possa essere di stimolo per chi legge.

Gli argomenti trattati sono:

 1)tema: I DIRITTI:

Storia: Gli schiavi neri e la dichiarazione d'indipendenza degli stati uniti

Geografia: Gli stati uniti

Letteratura: Manzoni

Storia della musica: Beethoven

Musica: pezzo di Beethoven

Storia dell'arte: Romanticismo

Inglese: struttura politica di quei tempi

Francese: Eugène Delacroix  artista del Romanticismo


Ora lascio parlare le immagini.












l'apertura del lapbook copriva quasi 4 banchi messi l'uno vicino all'altro, giusto per dare l'idea delle dimensioni.

Emanuela in preparazione all'esame aveva preparato una seconda tesina con i seguenti argomenti:

2) tema: IL REALISMO:

 

storia dell' arte: Realismo

Scienze: Origine e struttura della terra

Letteratura: Manzoni

Storia: 1° guerra mondiale/ dopo guerra

Geografia: Popoli della terra

Musica:Verdi

Inglese: Thomas Cole realismo Americano

Francese: Honorè Daumier artista del realismo


Inoltre aveva fatto un PowerPoint con i testi e le immagini, il tutto è stato molto apprezzato dagli insegnanti.

Auguriamo a tutti un buon esame 

BeaEllaAmo 


sabato 30 gennaio 2021

L'HS alla scuola media

 




Questo articolo parlerà della nostra personale esperienza facendo educazione parentale alle medie, con i nostri figli.

Nostra figlia maggiore, attualmente frequenta il quarto anno del Liceo linguistico con terza lingua il cinese. Ella ha frequentato l'asilo parrocchiale e le elementari statali del nostro paese.

In quel periodo io lavoravo e passavo molto tempo in ospedale con la seconda figlia con disabilità, tra una terapia intensiva ed un reparto ospedaliero e naturalmente dovendo badare alla casa.

Mio marito ed io ci riteniamo dei SOPPRAVVISSUTI.

Nell'estate finita la quinta elementare di mia figlia maggiore, anno 2013,abbiamo deciso di trasferirci per un lungo periodo in un'altra città e fare una meravigliosa esperienza in un villaggio solidale facendo parte di una comunità di famiglia, di cui noi eravamo il quinto nucleo familiare presente.

Arrivati in questo villaggio abbiamo iniziato l'educazione parentale anche con Ella che cominciava la prima media.

In storia e geografia era seguita da un signore appassionato che alloggiava al villaggio ed era in pensione. Per inglese abbiamo trovato un aiuto in uno studente universitario che purtroppo però non aveva carisma per trasmettere ed interessare i ragazzi a conoscere la lingua.

Invece per francese una mamma del villaggio, l'unica casalinga come me, si è offerta di insegnare la lingua ad Ella. Lei non era laureata ma apprendista fai da te con un grandissimo amore per le lingue.

Le ha insegnato solo per un breve tempo e solamente il francese. Devo dire che da subito ha entusiasmato Ella tanto che ancora oggi il francese è la sua lingua preferita e le riesce molto bene.

Tutti i pomeriggi i bambini/ragazzi si trovavano fuori a giocare e sfogarsi. Amavano interpretare " storie inventate" spesso correlate da vestiti e oggetti di scena ma solo se a portata di mano altrimenti tutto veniva creato con la fantasia. Giocavano tra bambini e ragazzi. Gli altri giochi tanto praticati erano quelli in scatola, giochi di società.

In quel periodo non frequentavano nessuno sport in particolare perchè non ci sembrava necessario, di movimento ne facevano già tantissimo. Abbiamo però scelto di iniziare lo studio di uno strumento presso una scuola di musica. Entrambi hanno scelto uno strumento a fiato, Ella il clarinetto ed Adamo la tromba.

Per le altre materie seguivo io Ella. Anche Adamo era seguito esclusivamente da me a parte inglese.

Siamo tornati a casa nostra nel nostro paese quando Ella iniziava la terza media, sempre come homescooler.

Poi l'anno che Ella frequentava la seconda superiore, Adamo ha iniziato la prima media alla scuola statale. 

Già il rientro al nostro paese è stato un salto parecchio difficile per i ragazzi. Poco dopo essere rientrati al nostro paese, sono rimasta in attesa del nostro piccolo Aronne che ha portato ulteriori cambiamenti non sempre facili da gestire.

Diciamolo, siamo genitori con tanti figli tra cui due bambini disabili che dormono poco e il passare degli anni riduce le nostre energie e il nostro entusiasmo.

Dal primo giorno di scuola statale di Adamo, gli insegnanti gli hanno detto di non fare troppe domande. Al primo colloquio ci hanno richiamato perchè il ragazzino interrompeva troppe volte per fare domande, disturbando la classe. 

La loro giusta affermazione era che se tutti fossero intervenuti come nostro figlio non si sarebbe più riusciti a fare lezione e il caos sarebbe regnato in classe.

Quindi ci siamo adeguati, facendo il "lavaggio del cervello" a nostro figlio che si è altrettanto adeguato alla nuova situazione.

Alla fine della prima media gli insegnanti ci hanno detto che il ragazzo ora non interveniva più ma anche così non andava bene. Non interagiva e ancora non andava bene.

Voglio specificare che le sue competenze appena era entrato erano molto alte, per dirla con i termini scolastici, aveva voti tutti molto buoni per poi finire la prima media con un abbassamento del rendimento ed anche dei voti sempre restando sopra la sufficienza. ( lo dico a titolo informativo, i voti non ci sono mai interessati se non che corrispondesse al suo sufficiente impegno quotidiano).

Vorrei ora spendere due parole sulle relazioni sociali che avvenivano esclusivamente durante l'intervallo, il più delle volte costretti per mille motivi a passarlo in classe se non in orari diversi dalle altre classi e quindi sempre tra loro. All'interno della classe di nostro figlio c'erano diversi compagni di pallacanestro, ma anche questo non ha aiutato a relazionarsi.

L'Amico che si era fatto con cui faceva la strada per andare a scuola e che qualche volta si trovava al pomeriggio era di un'altra sezione. Questo amico è un ragazzino con una situazione familiare un pò sofferente e bisognoso di attenzioni che ricercava a tutti i costi ed in  tutti i modi. Ho voluto conoscere la mamma e parlarle a cuore aperto riguardo alle difficoltà che mio marito ed io avevamo  notato nel ragazzo.

Per essere più precisi, in uno stato del telefono aveva messo un filmato dove si faceva riprendere, mentre era in stazione e camminava lungo le rotaie, da un coetaneo che incitava queste azioni così pericolose.

Quindi  la socialità non era e non è assolutamente presente ne tanto meno facilita e men che meno viene incentivata , dentro e fuori, prima e dopo l'orario scolastico. .

Giustamente in classe si stà in silenzio, fuori si gioca, no fuori non si gioca. Il tempo a disposizione permette solo di mangiare la merenda e andare a fare i propri bisogni. Prima e dopo la scuola tutti arrivano all'ultimo momento e se ne vanno il prima possibile per allontanarsi da questo luogo che tutti gli specialisti definiscono sano e sociale e pieno di stimoli e che i ragazzi invece al solo al pensiero si rattristano o si innervosiscono oppure la maggior parte decide di rimuovere dai propri pensieri. Ma i genitori a tutto questo non vogliono pensarci perchè le alternative sono molto più impegnative e siamo abituati a delegare così ci viene più facile criticare e pretendere e giudicare ma di Fare e di Cambiare non se ne parla.

Bene passiamo alla seconda media.

All 'inizio dell'anno scolastico Adamo era sulla sufficienza ma in brevissimo tempo,  è passato a un disinteressamento totale (che purtroppo viviamo ancora oggi dopo più di un anno e mezzo).

Questo disinteresse è degenerato portando Adamo ad assumere comportamenti provocatori.

Un insegnante in particolare, che prediligeva mettere note ,dato che probabilmente faticava nell'intrattenere ed entusiasmare con la sua materia i ragazzi, ha riversato su Adamo particolare severità, per non dire altro...

Sono andata a parlare con quest'insegnante cercando di comprenderlo,  anche lui  sicuramente con dei limiti ed anche con forti problemi personali irrisolti che purtroppo proiettava sui ragazzi. Ho chiesto come poter aiutare mio figlio sia a quest'insegnante che agli altri della sua classe.  Nessuno è stato in grado di darmi risposte ne aiutarmi a cercare di capire per quale motivo la situazione fosse cosi' tanto degenerata.

Quindi si era arrivati ad accusare Adamo di disturbo di tutta la classe, di essere lui il problema.

Presa coscienza di questa( abberrità) mio marito ed io ci siamo resi conto che invece di aver trovato un sollievo nella scuola abbiamo trovato mille altri problemi.

Sono tornata a seguire completamente mio figlio e a fagli recuperare le materie insufficienti passando da un 4 ad un 8 nell'ultimo compito scritto di matematica, semplicemente stando seduta accanto a lui a fargli fare i compiti.

Il passo successivo era Cambiare.

Appena iniziate le vacanze natalizie ho comunicato che ritiravo il ragazzo dalla scuola statale per tornare a fare educazione parentale.

Ora si può pensare che tutti i problemi si siano risolti.

No non è stato per niente così. I problemi c'erano e molti ci sono ancora e chissà quando e se passeranno.

E' vero che per disintossicarsi dalla scuola ci voglio più di sei mesi di tempo, senza fare niente. Ma noi questo tempo non ce l'avevamo.

Avevamo da terminare l'anno ed eravamo "costretti" a farlo in maniera più che sufficiente dato che altrimenti ci sarebbero state delle possibili ritorsioni a livello sociale. Perchè non era più il problema della scuola ma si trattava dei compagni di classe, con cui andava allo sporto e dei relativi genitori. Come dicevo sopra cambiare non fa parte del sistema, la responsabilità non fa parte dei genitori come l'educazione e neanche la socialità è d'interesse pubblico meno che meno interessa ai genitori che hanno le loro personali vite da mandare avanti in un modo o nell'altro.

Probabilmente le mie parole risuonano di polemica, ma per chi legge vorrei dire che si tratta di esperienza. 

Anch'io ho lavorato, mentre lavoravo finivo gli studi durante lo stesso periodo mi sono sposata, ho avuto una figlia ed ero al termine della gravidanza della seconda figlia quando ho preso il diploma di laurea in teologia. Il tutto seguendo i corsi serali.

Poi nata la seconda figlia si è aperto un capitolo della nostra vita di dolore e sofferenza che ci ha completamente destabilizzati, ci ha fatti ' morire' per poi tentare e ritentare una nuova rinascita.

Per fare dei veri cambiamenti che hanno portato ad una qualità di vita migliore ci sono voluti anni e scelte molto faticose, poco condivise e per niente comprese ma di fatto molto criticate.

Torniamo alla fine della seconda media che a fatica abbiamo portato a termine con un'esame solo orale fatto in classe, (ricordo il frangente, eravamo in tempo di covid e per tutti i ragazzi di terza media l'esame si faceva on-line, senza scritti), quindi per non fare differenze anche per Adamo non ci sono stati scritti e l'orale è stato svolto in completa sicurezza sanitaria. E' durato 45 minuti con la discussione della tesina che avevamo preparato con un filo conduttore su tutte le materie. Giustamente gli insegnanti hanno fatto qualche altra domanda per verificare l'apprendimento svolto a casa. Adamo ha risposto a quasi tutte le domande e complessivamente l'esame è andato molto bene. Non ci siamo fatti dire il voto perchè come sempre a noi non interessava, ci dicevano positivo o no, fino ad oggi è sempre stato positivo. Non abbiamo avuto complimenti da insegnanti ne da altri ma anche questo a noi non interessava. Mio marito ha assistito per questo posso dire che il ragazzo se l'è cavata molto bene.

In terza media abbiamo iniziamo cercando di rendere nuovamente  Adamo autonomo nello studio, almeno quanto lo era alla fine della quinta elementare.

Le dinamiche familiari nel frattempo sono cambiate, anche la sorella più grande faceva lezione da casa con la DAD, i fratelli più piccoli erano da me seguiti e il più piccolino di casa è in crescita quindi sempre con nuove esigenze. La situazione complessiva non è facile come non lo è per tutte le altre famiglie italiane con ragazzi in età scolastica.

Purtroppo si sono aggiunte anche le limitazioni allo sport che hanno dato un grossissimo colpo a tutti i ragazzi di tutte le età.

Devo dire che nonostante il pianeta fosse coinvolto in una situazione di emergenza mondiale, la nostra esperienza di vita ci ha permesso di attraversare questo periodo con una dose di positività che pochi hanno.

Attenzione, non voglio dire che abbiamo ignorato il problema, ma avendo conosciuto molto da vicino gli ospedali, e tutte le terapie intensive e situazioni di emergenza continua per molti anni, eravamo consapevoli di moltissime cose che la maggior parte delle persone non immagina nemmeno. 

Questo ci ha fatto soffrire molto per coloro che sono morti in solitudine lontani dai loro cari e dall'altra parte abbiamo sofferto anche per i cari impotenti davanti alla malattia e costretti a lasciare soli i propri parenti ammalati senza poter portare loro un minimo di conforto.

Per chi ci segue, sa che la nostra casa non è molto grande come edificio ma ha un grande giardino compreso un bellissimo spazio in cui possiamo dilettarci a fare sempre meglio un'orto. Questo spazio, viste le restrizioni imposte, è stato di vitale importanza.

Da sempre non riusciamo a portare i ragazzi al parco ma decisamente era impensabile andarci in questo periodo per tutti i motivi che sappiamo. Il giardino ci ha permesso di vivere questo tempo come se in parte non ci coinvolgesse. Abbiamo cercato il più possibile di rassicurare i nostri figli e proteggerli fisicamente ma soprattutto psicologicamente dal pensiero catastrofico che veniva immesso dal sistema.

Se hai un problema cerchi la soluzione. Le persone sono abituate a trovare fuori le soluzioni, dagli specialisti di tutti i campi ma sempre per la nostra esperienza ci siamo abituati che personalmente abbiamo tutti gli strumenti per affrontare i problemi. Certamente l'aiuto esterno è spesso necessario ma si deve scegliere a chi rivolgersi. Per fare un esempio, un terapista può risolvere il problema a me ma non necessariamente riesce a risolverlo ad un'altra persona come un medico può essere considerato eccellente da me ma non da un altro paziente che non ha risolto il suo problema, proseguiamo un insegnate può essere considerato eccellente da me ma non da un altro genitore. Da cosa dipende? le nostre opinioni cambiano in base alle esperienza che facciamo.

Mi piace molto sottolineare che tutte le mie opinioni positive o negative su persone a cui mi sono rivolta per consulenze, cure o altro, dipendono dall'empatia che quest'ultime hanno dimostrato nei " nostri" confronti.

Con empatia aggiungerei anche passione, rispetto umiltà ect. 

 Tornando alla situazione scolastica di Adamo, posso dire che attualmente il ragazzo ha perso moltissime competenze, sembra che la sua mente abbia rimosso molti concetti appresi durante gli anni di educazione parentale. Difficilmente riesce ad apprendere nuove nozioni. Il problema principale è il completo disinteressamento su tutti o quasi gli argomenti che vengono trattati a scuola e per quanto cerchiamo di  risvegliare il suo interesse non riusciamo nel nostro intento 

Le responsabilità che alla fine della quinta elementare aveva , ora sono inesistenti. Se deve portare a termine un compito assegnatoli, è necessario un controllore. A tredici anni chiederebbe di essere trattato come un bambino di nove anni. Per tutti i motivi che ho detto sopra questo ora non è possibile quindi le conseguenze sono veramente difficili da gestire. Cerchiamo di seguirlo per quanto è possibile  ma da solo fa poco o niente. Abbiamo scelto di appoggiarci per più materie a degli insegnanti esterni per rompere quel circolo vizioso che si era creato ma pagare qualcuno perchè lo segua certo non è la soluzione che desideravamo ne tanto meno quella economicamente più sostenibile per la nostra famiglia.

Inoltre abbiamo dovuto scegliere una scuola superiore che fosse la più pratica possibile viste le difficoltà che in questo momento il ragazzo presenta.

Quindi per concludere la nostra esperienza di homescooler alle medie è stata molto positiva con Ella perchè facilitata dall'ambiente che ci circondava, dando la possibilità di sfogo e tanto gioco libero. Molti confronti con altre realtà familiari molto vicine al nostro stile di vita frugale, semplice oggi si potrebbe dire minimalista ma nello stesso tempo con differenza che mostravano la ricchezza della diversità dando sempre molti stimoli.

Nel nostro paese veniamo completamente esclusi dalla vita sociale, probabilmente date le diffioltà che abbiamo con i nostri figli disabili. Nonostante la nostra casa sia aperta a chi desidera venirci a trovare, la realtà è  che sono pochissime le persone che vengono e dato che per noi muoverci è molto complicato, ce ne stiamo per conto nostro con pochi ma buoni amici.

Ovviamente per i ragazzi passare da un ambiente aperto e accogliente come il villaggio ad uno stretto e bigotto come il nostro paese è stato traumatico.

Sicuramente tutto ciò ha influenzato molto sulla nostra esperienza di educazione parentale alle medie.

Personalmente penso che fare migliaia di laboratori o visite o gruppi di condivisione non sia la mia idea di educazione parentale.

Per noi è sempre stato il vivere in famiglia, creare rapporti anche se non sempre sono facili o armoniosi, ma hanno l'obiettivo di costruire le basi per la fiducia e l'amore reciproco.

Sono una persona esigente alle volte anche troppo nelle mie scelte tanto che se ne sono convinta le propongo ed anche un pò impongo nella mia famiglia ai miei figli, giustificandole e  spiegandone i motivi.

Ci tengo che siano liberi e autonomi, gettiamo le basi perchè siano felici e diventino adulti consapevoli, o almeno sappiano che lo si può diventare sempre ad ogni età, basta volerlo.

Siamo partiti dal fare, chiediamo loro di collaborare con la famiglia facendo delle cose che servono a tutti, dall'apparecchiare al prendersi cura della propria persona autonomamente e in tutti i propri aspetti sapendo in base all'età. Dal rendersi autonomi nella gestione delle proprie attività scolastiche ed extrascolastiche, dal comprendere che il denaro ha un valore e che l'amicizia e l'amore ne hanno uno maggiore per cui non è quantificabile.

Penso che questo mio modo di fare serva ad insegnare che la vita comprende piccole cose fatte con costanza e con amore anche se non se ne hai voglia.

I messaggi che il sistema sociale immette sono di pensare ai propri bisogni e soddisfarli per essere felici. Certo il nostro primo impegno è verso noi stessi ma se vuoi essere veramente felice, fai pratica nell'amare, con piccoli gesti di attenzione di gentilezza di condivisione senza pensare al proprio tornaconto. Questo ti renderà libero e felice.

Il meraviglioso libro dei 4 accordi dice che l'accordo più importante per far attivare gli altri , che vi consiglio di leggere, meditare e praticare, è FARE SEMPRE DEL TUO MEGLIO, poi Dio/ l'Universo penserà a te.

grazie e buonissima giornata Bea