Buon Natale
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mercoledì 28 dicembre 2022
Natale 2022 in montagna
mercoledì 21 dicembre 2022
Routine di Ella in montagna... in solitaria.
Ciao!
Bentornata nella rubrica di Ella!
Oggi vi scrivo dalla montagna.
Eh si, le vacanze invernali si avvicinano e io
ne ho approfittato per venire qui su, al freschetto.
Sto facendo una settimana di vacanza nella
casa di mia nonna così da riposarmi, rilassarmi, godermi un po' di autonomia e
scaldare la casa in vista dell'arrivo della mia famiglia per natale.
Questa casa immersa nel verde è un posto
bellissimo dove rifugiarsi quando si vuole essere isolati da tutto e da tutti.
L'unico inconveniente è che si scalda solo a legna e un paio di termetti elettrici. Quindi ogni giorno si spende tantissimo tempo a portare dentro la legna, a tenere accese le stufe e a riaccenderle quando si spengono.
Non avevo mai fatto caso a questi piccoli
dettagli perché di solito quando salivo se ne occupavano sempre mio papà e mio
fratello, non che non sapessi fare ma loro sono gli uomini di casa!
Anche questo era ciò che volevo sperimentare.
Per ogni cosa ci sono dei pro e dei contro. Quando cucini poi devi riordinare,
quando pulisci le verdure c'è poi l'umido da buttare, quando porti la legna in
casa poi c'è da spazzare… insomma tutte quelle cose che se non le fai mai non
sai che ci sono. È come quando vai a vivere da solo per la prima volta, se non
sei preparata sarai sempre al telefono con tua mamma, mentre se fai delle
piccole esperienze prima, ti aiuteranno per il tuo futuro.
Detto ciò volevo presentarvi la mia routine giornaliera. Essendo che sono da sola posso adattare tutto ai miei tempi il che è fantastico!
Mi sveglio verso le 7.20 con la sveglia, una
suoneria dolce e melodiosa che farebbe svegliare allegri anche i più restii… no
non è proprio così però la sveglia riprende il canto degli uccellini e delle
cicale quindi rende il risveglio meno traumatico. Perché mi sveglio a
quest'ora? In questo modo posso vedere
l'alba, iniziare a scaldare la casa e fare una passeggiata abbastanza presto.
Infatti quando mi alzo di solito ci sono fra i
12 e 14 gradi in casa perché la notte, per fortuna, non mi sveglio e quindi il
fuoco dopo un paio d'ore si spegne. Fortunatamente io sono al caldo sotto tre
coperte e un scalda sonno fantastico.
Inoltre vorrei precisare che il telefono lo
metto in carica in un'altra stanza cosicché non ho la tentazione di ritornare a
dormire.
La notte lascio accesa una lucetta nel caso mi
servisse per qualsiasi motivo. Quindi, per prima cosa alla mattina la spengo,
apro le finestre e, se ho ancora legna in casa, accendo le due stufe che
abbiamo se no esco affrontando il gelo artico. Vado in bagno, faccio le mie
cose, bevo e poi mi siedo sulla poiang davanti alla stufa più grande che si
trova in soggiorno. Li medito per circa 20 minuti e poi faccio colazione. A
volte la preparo prima di meditare, a volte dopo. La colazione di questi giorni
consiste in banana tagliata sottile, mousli, yogurt greco e un Ferrero roche
spezzato all'interno per non farmi mancare nulla. Dopodiché mi vesto e carico
per bene le stufe prima di uscire a passeggio.
Quando esco solitamente metto su un tavolino
attaccato a una finestra vari pezzi di legno così da non fare fatica durante il
giorno e prenderli comodamente da lì.
La scelta della passeggiata, sempre molto ardua, si divide nell'andare da una parte verso il bosco o dall’altra verso il centro.
Preferisco quasi sempre andare verso il centro
perché mi piace ammirare le casette che ci sono e perché a metà strada circa mi
raggiunge sempre una cagnolina, Radhe. E’ di una coppia di amici che abitano lì
tutto l’anno.
Lei mi fa compagnia per tutto il tragitto, corre
avanti, mi aspetta, mi viene vicino, mi sale addosso ed è buonissima. In questi
giorni mi sta facendo tanta compagnia. Oggi ad esempio è stata con me tutta la
mattina e anche il pomeriggio fino alle 16.
Di solito per le 11 sono a casa e preparo il
pranzo. Ho evitato di portarmi carne ma mi sono presa un pezzetto di salmone.
Quindi baso il mio menù seguendo le mie voglie e gli ingredienti che ho.
Poi nel primo pomeriggio mi rilasso un pochino
e prima o poco dopo le 15 sono di nuovo fuori a fare una passeggiata perché
alle 17 è già buio.
Ogni volta che esco cerco di mettere dei pezzi
di legna più umidi nella stufa, in questo modo so che quando torno il fuoco è
ancora acceso (di solito quando esco sto fuori un’ora o un’ora e mezza non di
più).
Poi quando torno preparo la legna sul tavolino
se è finita e controllo le imposte da chiudere ( i primi giorni le chiudevo
subito perché sono un po' timorosa, ora faccio la coraggiosa e apro la finestra
anche quando non c'è luce).
Poi penso alla cena, con molta calma, faccio altri 20 minuti circa di meditazione, ceno, leggo, ho da incartare i regalini per i
miei fratellini e mi rilasso.
Infine verso le 22 riempio per l'ultima volta
le stufe e mi preparo per andare a letto.
Durante le mie passeggiate cerco di respirare
più aria possibile, quando posso mi fermo in mezzo al bosco e chiudo gli occhi,
oppure osservo attentamente gli alberi e li ringrazio perché mi donano una
visuale molto bella.
Qui c'è molto silenzio, quindi i pochi rumori
che sento mi incuriosiscono e li riconosco tutti, dal picchio che picchietta,
all'uccellino che calpesta le foglie alle gocce d'acqua che cadono per terra.
Ogni tanto si sente qualche aereo o una motosega, per il resto si è immersi nel
silenzioso più totale.
Per questo natale noi saremo qui. E voi? Cosa
fate per le vacanze? Le trascorrete assieme alla vostra famiglia?
Vi auguro di trovare un posto che vi faccia
sentire bene e in pace.
Ella
giovedì 15 dicembre 2022
PROGRAMMAZIONE annuale per un homeschooler
giovedì 8 dicembre 2022
#Agenda_manuale 2022-23
Ecco arrivata la nuova #agenda_manuale per il 2022-23
mercoledì 7 dicembre 2022
Lavoretti di natale, idee originali per i regali
Ciao!
Bentornata nella rubrica di Ella.
Sto riprendendo in mano le mie passioni e i miei Hobby. Visto che si sta avvicinando Natale voglio condividere l'ultimo lavoretto che ho realizzato. Penso possa essere un'ottima idea per fare un regalo originale ai propri cari.
Di recente ho comprato delle piccole pietre, ognuna delle quali ha un significato particolare e un'utilità specifica per il benessere della persona.
Non sapevo come indossarle.
Mi hanno suggerito di metterle in tasca o magari dento al reggiseno ma non sempre mi sarebbe stato possibile. Era facile perderle o romperle.
Allora sono andata a cercare in Pinterest un tutorial per fare delle collane.
Abbiamo un armadietto pieno di fili di cotone e lana, ho semplicemente cercato il filo del colore che preferivo.
Per cominciare ho preso la pietrina più piccola che era anche la più difficile da "bloccare" nel filo.
Per me ho preferito il cotone alla lana, così se vorrò potrò usarele anche in estate.
Ho diviso il filo in 4 lunghe parti. Quello che vi consiglio è di non risparmiare sul filo come ho fatto io all'inizio, piuttosto abbondate, tagliare è più facile che aggiungere.
Consiglio che il filo sia lungo almeno 50cm.
Ho fatto un'asola e all'interno ho annodato anche gli altri fili formando un quadrato e poi ho iniziato a intrecciare i fili fra di loro.
La "ragnatela" varia di grandezza in base alle dimensioni della pietra quindi già dopo il primo giro di nodi vi consiglio di guardare a che punto siete e quanti altri giri dovrete fare per racchiudere completamente la pietra.
In totale finora ho fatto tre collane di cui una per mia mamma che è stata molto contenta e soddisfatta. ( a lei infatti la pietra era caduta e si era rotto un pezzettino)
Per concludere ho deciso di fare la chiusura regolabile su cui ho ancora da lavorare ma non è complicata. In questo modo posso accorciare e allungare la collana in base alle mie preferenze e ai vestiti che indosso.
Se si utilizzano pietre più piccole si possono fare anche dei braccialetti.
E voi? avete altre idee originali per fare dei regali di Natale unici?
Vi auguro che la vostra settimana sia piena di creatività e felicità
Ella
mercoledì 23 novembre 2022
Tutankhamon in mostra
Ciao!
Come stai?
Bentornata nella rubrica di Ella.
Oggi volevo raccontarti di una gita che abbiamo fatto qualche giorno fa.
Tempo addietro la zia mi ha parlato di una mostra sugli Egizi che ha attirato subito la mia attenzione.
Mi sono messa d'accordo con un'amica che vive nel mio stesso paese ed ho proposto anche ad Adamo e Aronnino di andarci insieme.
E' stato bellissimo, era passato veramente tanto tempo dall’ultimo museo che
avevo visitato, inoltre gli Egizi mi sono sempre particolarmente piaciuti.
Per Adamo era l’occasione di fare qualcosa di diverso e per Aronnino pure, allo stesso tempo è stato il primo museo "ufficiale" che abbiamo visto assieme. Inoltre è stata un'ottima occasione per stare con la mia amica.
Con Aronnino prima, abbiamo fatto un lavoro di preparazione.
Gli ho chiesto se conosceva Tutankhamon, che era il centro della mostra, ho scoperto che con il papà avevano guardato un documentario a riguardo e quindi si ricordava che era il faraone morto molto giovane.
Dopodiché in internet ho cercato un po’ di informazioni e gliele ho spiegate nella maniera più semplice possibile, adattandole ad un bambino di 5 anni.
Nei due giorni precedenti alla mostra abbiamo cercato di parlarne spesso assieme ai miei genitori.
In questo modo siamo riusciti a prepararlo molto bene
in attesa della visita.
Quando siamo arrivati conosceva già gli aspetti più
importanti riguardanti Tutankhamon.
Il museo era a Padova quindi abbiamo preso il treno di domenica mattina e, assieme alla mia amica, abbiamo poi percorso anche un lungo tratto a piedi.
Abbiamo fatto qualche "errore di calcolo" aih aih, pensavamo che il posto fosse più vicino alla stazione dei treni e invece… ma non importa. Aronnino è stato bravissimo!!
Poco prima di arrivare ha iniziato a dire che era stanco ma distraendolo siamo giunti a destinazione e poi è stato incantato dai reperti.
Abbiamo fatto i biglietti e lui non ha dovuto pagare. Noi, essendo studenti, avevamo diritto a un piccolo sconto. L’unica pecca è che
essendo un’esposizione privata non si poteva usufruire del bonus cultura ne della carta universitaria.
Dopo aver pagato il biglietto, abbiamo fatto una piccola pausa sedendoci su delle panchine nel parco davanti l’edificio. Abbiamo fatto un po’ di merenda così da tirarci su dopo la lunga camminata.
Avendo un bambino piccolo con
noi bisognava adattare i ritmi ai suoi. La mia amica, che è una persona che
cammina molto, è stata super gentile sebbene non avesse mai visto ne Adamo ne
Aronnino e per tutto il tempo ci ha fatto compagnia anche quando dovevamo
rallentare o spiegargli in maniera più semplice le didascalie.
Il museo era a misura di famiglia quindi le informazioni erano abbastanza semplici e i reperti non erano gli originali ma una copia, rendendo tutti più tranquilli e rilassati.
Mi è dispiaciuto non poter vedere la mummia di Tutankhamon ma per quello immagino che dovrò recarmi in
Egitto.
Abbiamo visto cose veramente interessanti.
La mostra era suddivisa in parti: si iniziava con un po’ di storia, poi come è stata scoperta la tomba, quanto erano durati gli scavi ed in fine varie curiosità.
Mi ha stupito il fatto che tutto sia partito dal ritrovamento di una tazza
con l’incisione del nome di Tutankhamon trovata fuori dalla tomba.
Altre cose per noi strane, sono la custodia
per archi (enorme), che non ci sembrava per niente comoda e dei sandali in
oro…altro che vesciche.
In più gli archeologi si sono divertiti a contare i bastoni usati per camminare, dal faraone che erano circa un centinaio, le frecce che erano più di 400 e tantissimi archi.
C'erano i sarcofagi che contenevano la mummia e i gioielli che servivano come protezione e adornamento del corpo.
Inoltre abbiamo letto che la maschera mortuaria pesava 10
kg d'oro!
Tra le cose ritrovate nella tomba c’erano: il carro, tutto in oro e i vasi che contenevano gli organi del faraone protetti da statue che rappresentavano divinità.
Infine c’era il reparto souvenir, estremamente costoso, e lì abbiamo comprato un mazzo di carte per fare gli indovinelli sull’Egitto.
Quando siamo usciti era ora di pranzo, abbiamo cercato un
posto dove mangiare ma essendo domenica i locali erano chiusi così siamo tornati alla stazione dove abbiamo finalmente trovato un
bar per far riposare le gambe del nostro povero Aronnino…. E anche le nostre.
Quando è stata ora di prendere il treno la mia amica ed io ci siamo salutate e ognuno è tornato a casa propria.
Stanchi ma contenti abbiamo raccontato questa
fantastica esperienza ai nostri genitori.
Andando a questo museo ho potuto ritrovare il mio interesse
per le mostre, per la storia e per la cultura antica. Mi piace vedere i reperti
archeologici che testimoniano vite passate, abitudini, eventi e cerimonie di
una volta. Gli Egizi poi mi hanno sempre affascinato più di altre civiltà insieme
ai cinesi e agli indiani d’America.
Spero di avervi invogliato a visitare qualche mostra che avete vicino a casa oppure come noi quella di Tutankhamon . Oggigiorno abbiamo una vasta scelta fra Facebook, Instagram, internet e annunci vari che ci possono suggerire di tutto e di più.
Vi auguro buona giornata e che la voglia di conoscenza sia sempre con voi.
Ella
mercoledì 16 novembre 2022
Una nuova esperienza
Ciao!
Ben tornata nella rubrica di Ella.
Oggi volevo condividere un’esperienza che ho fatto di
recente.
Sono andata per 8 giorni in un Ashram in Puglia, un posto
stupendo immerso nel verde della natura dove il tempo sembrava si fosse
fermato.
In questo posto ho imparato tante cose, altre le ho
approfondite ma più di tutto ho capito che tutto ciò che ho vissuto e fatto
prima di arrivarci mi ha preparata ad accogliere a braccia aperte ciò che mi
attendeva.
Ho capito che sto andando per la giusta strada sebbene il
percorso non lo abbia ancora ben definito.
Tutto è cominciato tramite un’amica rincontrata per caso (
anche se alla fine non è mai un caso) con cui ho riallacciato i rapporti. Lei
mi ha parlato di questo posto in cui è stata assieme ai suoi genitori .
Mi ha raccontato che in
questo posto si meditava, che si segue la filosofia indiana ma allo stesso tempo
c’è la concezione (che io abbraccio completamente) che se preghi con amore
non importa a chi ti rivolgi, la preghiera sarà ascoltata. L’amore d'altronde
porta sempre al bene.
Mi sono fatta dare il nome dell’account instagram e nei
giorni a seguire ho cominciato a guardare le storie, a leggere i loro post
finché un giorno hanno pubblicato le informazioni di un nuovo percorso che
sarebbe iniziato a breve e riguardava la riscoperta di se.
Questo mi ha fatto capire che era il momento giusto per
andare.
( Ne ho parlato a casa, i miei hanno incontrato i genitori
della mia amica e si sono accertati che fosse un posto “ buono”).
Poi ho contattato i
referenti ed ho preso i biglietti del treno, ho fatto la valigia e via!
È stato molto bello, sia perché ho fatto qualcosa che volevo
veramente fare perché lo stavo facendo per me stessa sia perché lo avevo deciso
io, tutto da sola.
Lì ho incontrato tantissime perone gentili e accoglienti e
con ognuna ho trovato qualcosa che le univa a me in un modo o in un altro.
Sembrava che tutto fosse predisposto per aiutarmi.
Mi sono aperta, a dimostrazione di questo avevano fatto un
paio di video : il primo era la prima mattina che ero li e ci avevano chiesto
di ballare con una benda sugli occhi. Io adoro ballare eppure guardando il
video mi sono accorta di come ero bloccata, sembravo un palo. Il secondo video è
stato fatto qualche giorno dopo e mi si intravedeva solo di sfuggita ma mi è
bastato per farmi capire quanto fossi cambiata in così poco tempo.
C’ero io che ondeggiavo la testa, le braccia ed il busto
insieme alla mia lunga coda come se fossi una morbida onda che si muove.
È stato un periodo di profonda condivisione, sia per le
esperienze di vita che degli spazi.
I ritmi sono diversi, ci si alza presto si va a letto tardi,
si mangia vegetariano quasi vegano e se pensi che questo sia difficile posso
dirti che per me non lo è stato. Certo il sonno c’era ma volendo avrei potuto
dormire un po’ durante il giorno e per il cibo a ogni pasto il mio stomaco si
riempiva sempre e ogni volta si mangiava qualcosa di super delizioso.
Ho scelto di stare in dormitorio dove c’erano moltissimi letti a castello, fortunatamente alla fine eravamo solo in 6 a dormirci.
Inoltre
mangiavamo tutti assieme due volte al giorno, si facevano le attività e si
puliva tutti assieme.
Ognuno aveva dei compiti da portare a termine durante la giornata come ad esempio cucinare, pulire le camere, i bagni ( anch’essi in comune ) o fare le lavatrici.
Quando avevamo tempo libero potevamo fare quello
che volevamo, c’era chi andava nel bosco per stare più a contatto la natura,
chi faceva lunghe passeggiate nel verde, chi stava nel giardino osservano il
panorama, giocando con i cani e guardando i maiali che gironzolavano liberi,
qualcuno ne approfittava per riposare ,c’era chi leggeva e chi chiacchierava.
Le pratiche, le meditazioni, i balli e i mantra sono stati
ancora più belli grazie alla presenza del loro guru Shivananda che è arrivato
proprio quando sono arrivata io ed è andato via 3 giorni dopo.
Che dire, è stato un bellissimo viaggio alla scoperta di se,
mi ha aiutato molto. Ringrazio tanto le persone che ho incontrato perché anche
se sono stata li una sola settimana mi è sembrato un mese e sento che abbiamo
creato un legame molto forte.
Grazie a tutti
Ti auguro una buona giornata
Ella
@shivananda.ashram.events
@shivananda_swamiji
@voceesilenzio