Ciao!
Bentornata nella rubrica di Ella!
Oggi vi scrivo dalla montagna.
Eh si, le vacanze invernali si avvicinano e io
ne ho approfittato per venire qui su, al freschetto.
Sto facendo una settimana di vacanza nella
casa di mia nonna così da riposarmi, rilassarmi, godermi un po' di autonomia e
scaldare la casa in vista dell'arrivo della mia famiglia per natale.
Questa casa immersa nel verde è un posto
bellissimo dove rifugiarsi quando si vuole essere isolati da tutto e da tutti.
L'unico inconveniente è che si scalda solo a legna e un paio di termetti elettrici. Quindi ogni giorno si spende tantissimo tempo a portare dentro la legna, a tenere accese le stufe e a riaccenderle quando si spengono.
Non avevo mai fatto caso a questi piccoli
dettagli perché di solito quando salivo se ne occupavano sempre mio papà e mio
fratello, non che non sapessi fare ma loro sono gli uomini di casa!
Anche questo era ciò che volevo sperimentare.
Per ogni cosa ci sono dei pro e dei contro. Quando cucini poi devi riordinare,
quando pulisci le verdure c'è poi l'umido da buttare, quando porti la legna in
casa poi c'è da spazzare… insomma tutte quelle cose che se non le fai mai non
sai che ci sono. È come quando vai a vivere da solo per la prima volta, se non
sei preparata sarai sempre al telefono con tua mamma, mentre se fai delle
piccole esperienze prima, ti aiuteranno per il tuo futuro.
Detto ciò volevo presentarvi la mia routine giornaliera. Essendo che sono da sola posso adattare tutto ai miei tempi il che è fantastico!
Mi sveglio verso le 7.20 con la sveglia, una
suoneria dolce e melodiosa che farebbe svegliare allegri anche i più restii… no
non è proprio così però la sveglia riprende il canto degli uccellini e delle
cicale quindi rende il risveglio meno traumatico. Perché mi sveglio a
quest'ora? In questo modo posso vedere
l'alba, iniziare a scaldare la casa e fare una passeggiata abbastanza presto.
Infatti quando mi alzo di solito ci sono fra i
12 e 14 gradi in casa perché la notte, per fortuna, non mi sveglio e quindi il
fuoco dopo un paio d'ore si spegne. Fortunatamente io sono al caldo sotto tre
coperte e un scalda sonno fantastico.
Inoltre vorrei precisare che il telefono lo
metto in carica in un'altra stanza cosicché non ho la tentazione di ritornare a
dormire.
La notte lascio accesa una lucetta nel caso mi
servisse per qualsiasi motivo. Quindi, per prima cosa alla mattina la spengo,
apro le finestre e, se ho ancora legna in casa, accendo le due stufe che
abbiamo se no esco affrontando il gelo artico. Vado in bagno, faccio le mie
cose, bevo e poi mi siedo sulla poiang davanti alla stufa più grande che si
trova in soggiorno. Li medito per circa 20 minuti e poi faccio colazione. A
volte la preparo prima di meditare, a volte dopo. La colazione di questi giorni
consiste in banana tagliata sottile, mousli, yogurt greco e un Ferrero roche
spezzato all'interno per non farmi mancare nulla. Dopodiché mi vesto e carico
per bene le stufe prima di uscire a passeggio.
Quando esco solitamente metto su un tavolino
attaccato a una finestra vari pezzi di legno così da non fare fatica durante il
giorno e prenderli comodamente da lì.
La scelta della passeggiata, sempre molto ardua, si divide nell'andare da una parte verso il bosco o dall’altra verso il centro.
Preferisco quasi sempre andare verso il centro
perché mi piace ammirare le casette che ci sono e perché a metà strada circa mi
raggiunge sempre una cagnolina, Radhe. E’ di una coppia di amici che abitano lì
tutto l’anno.
Lei mi fa compagnia per tutto il tragitto, corre
avanti, mi aspetta, mi viene vicino, mi sale addosso ed è buonissima. In questi
giorni mi sta facendo tanta compagnia. Oggi ad esempio è stata con me tutta la
mattina e anche il pomeriggio fino alle 16.
Di solito per le 11 sono a casa e preparo il
pranzo. Ho evitato di portarmi carne ma mi sono presa un pezzetto di salmone.
Quindi baso il mio menù seguendo le mie voglie e gli ingredienti che ho.
Poi nel primo pomeriggio mi rilasso un pochino
e prima o poco dopo le 15 sono di nuovo fuori a fare una passeggiata perché
alle 17 è già buio.
Ogni volta che esco cerco di mettere dei pezzi
di legna più umidi nella stufa, in questo modo so che quando torno il fuoco è
ancora acceso (di solito quando esco sto fuori un’ora o un’ora e mezza non di
più).
Poi quando torno preparo la legna sul tavolino
se è finita e controllo le imposte da chiudere ( i primi giorni le chiudevo
subito perché sono un po' timorosa, ora faccio la coraggiosa e apro la finestra
anche quando non c'è luce).
Poi penso alla cena, con molta calma, faccio altri 20 minuti circa di meditazione, ceno, leggo, ho da incartare i regalini per i
miei fratellini e mi rilasso.
Infine verso le 22 riempio per l'ultima volta
le stufe e mi preparo per andare a letto.
Durante le mie passeggiate cerco di respirare
più aria possibile, quando posso mi fermo in mezzo al bosco e chiudo gli occhi,
oppure osservo attentamente gli alberi e li ringrazio perché mi donano una
visuale molto bella.
Qui c'è molto silenzio, quindi i pochi rumori
che sento mi incuriosiscono e li riconosco tutti, dal picchio che picchietta,
all'uccellino che calpesta le foglie alle gocce d'acqua che cadono per terra.
Ogni tanto si sente qualche aereo o una motosega, per il resto si è immersi nel
silenzioso più totale.
Per questo natale noi saremo qui. E voi? Cosa
fate per le vacanze? Le trascorrete assieme alla vostra famiglia?
Vi auguro di trovare un posto che vi faccia
sentire bene e in pace.
Ella
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