venerdì 13 gennaio 2017

COCCOLE ISA E AGO




COCCOLE ISA E AGO

Un'immagine, tanto amore.
Desidero condividere un momento di grande dolcezza tra i miei due cuccioli.
Sono fragili, sono delicati, sono speciali ma anche vivaci, movimentati,amorevoli.
Come tutti i bambini hanno il loro carattere, alle volte si arrabbiano e fanno pure i capricci altre volte invece chiedono aiuto senza le parole ma con lo sguardo e come i lattanti è difficile interpretare, è difficile aiutare nel migliore dei modi.
Se li conosci e li ami piano piano riesci anche un pò a comprenderli.
Ci vuole tempo tanto tempo. 
Anche nell'anno appena passato abbiamo cercato aiuto, ci siamo illusi siamo stati delusi, anche profondamente delusi.
Siamo esigenti, si perchè per i propri figli si cerca il meglio, si prova a dare il meglio anche se costa.Costa economicamente e costa come fatica umana.
Tutti i giorni è una prova e questo lo capisce solo chi ne ha fatto esperienza diretta,perchè il sentito dire attenua tutti i dolori e i dispiaceri. Conosco mamme che sono delle grandi donne, conosco papà che ci sono e sanno cosa significa condividere le fatiche quotidiane di una famiglia con bimbi speciali.
Ma la maggior parte delle persone si riempie la bocca di belle parole ma non alza un dito per aiutare.Tante donne sole ho visto in ospedale in tanti anni e pochi parenti e amici che andassero a trovarli e in prima persona anche a noi è capitato.Purtroppo è doloroso vedere un bambino che soffre ma quanto aiuto si potrebbe dare ad un genitore che deve vedere il proprio bimbo soffrire e oltre ad amarlo non può fare altro.

Da ragazza ho desiderato fare volontariato e sono andata anche in ospedale.
Nel colloqui di presentazione, ho espressamente chiesto di non andare dai bambini.Dicevo che non ce l'avrei fatta.
Ho anche chiesto di non andare in pronto soccorso in quanto alla vista del sangue di solito mi capitava di svenire e non era proprio il caso.
Sono stata quindi in radiologia, un reparto relativamente tranquillo era necessario far passare il tempo quindi fare un pò di compagnia.
Poi è successo che il giorno in cui andavo io era lo stesso giorno in qui quella radiologia (nell'ospedale in cui andavo c'erano due radiologie), era a disposizione per i casi di pronto soccorso...
Ci ho provato e sapete che cos'è successo...
Ricordo benissimo due casi.
1) un giovane ragazzo che aveva fatto un incidente in moto, disteso in barella, aveva i capelli rossi era proprio un bel ragazzo.
L'infermiera me lo affida, dovevo solo fargli compagnia nell'attesa che gli facessero i raggi...questo ragazzo quando mi ha visto (ero con un camice bianco ed avevo fatto le treccine brasiliane, allora come tutte le ragazze mi piaceva anche essere un pò stravagante), dicevo che appena ha aperto gli occhi e mi ha visto mi ha detto, non chiesto mi ha detto: sei un angelo!
Al che dopo la sorpresa iniziale ho risposto che era tutto a posto, era vivo e gli avrei fatto compagnia....poi non ricordo altro ma quell'affermazione mi è rimasta in testa e nel cuore,non come un complimento ma come qualche cosa che ti parla dentro e vale per tutti!!! 
Forse mi ha detto che dovevo ricordarmi di più del Padre eterno e dell'eternità perchè come quel ragazzo ha rischiato la vita per la moto così può capitare a tutti viviamo un attimo in questo mondo ed è meglio prepararci per l'eternità.
Seconda esperienza forte:
2) una donna, aveva la mascella rotta, mi dava la mano, ho sentito che la pressione scendeva e dovevo allontanarmi, andare vicino ad una finestra per prendere aria e recuperare le forze...ovviamente aveva tutto il sangue sul viso.Lei mi ha tenuto stretta la mano e mi ha chiesto di starle accanto.
Poi mi sono ritrovata con tutti gli infermieri della radiologia in cerchio, ero svenuta.Nulla di chè, mi sono sentita a disagio, facevo perdere tempo ai medici quando c'erano tante persone bisognose....è andata così!
Il retroscena che ho saputo dopo è stato che quella donna con la mascella rotta ed un male cane, ha urlato per chiedere aiuto, mi ha tenuta per la mano con tutte le sue forse affinché io non cadessi e mi facessi male.
Lei che aveva tanto male si è sacrificata ancora di più per me che neanche mi conosceva.
Non li ho più rivisti ma nel mio cuore ci sono tutti i giorni.
E poi la vita, mi ha chiesto di andare in quel reparto che non volevo affrontare, di vedere, di soffrire con quei bimbi che per chissà quale motivo hanno tali prove.
Sono convinta che di spiegazioni ce ne siano moltissimi per la sofferenza e il Signore non manda nulla per niente, sono certa che tante persone si siano convertite all'amore proprio in tali occasioni e i parenti e amici che non hanno chiuso la porta, hanno potuto dare senso al loro dolore.
Ogni giorni chiedo che tale prova finisca ma al momento si è molto attenuata ma non ancora terminata. 
Ho tantissime cose da imparare e quando non ce la faccio più il Signore in varie maniere mi porta il suo aiuto
Questa foto è un momento in cui posso godere dell'amore gratuito di due creature che sono certa siano amatissime dall'Altissimo.
E' vero che tutti i bambini sono speciali ma se dobbiamo dirla tutta quelli che hanno dei problemi lo sono un pò di più forse proprio perchè il diverso ti fa ricordare che Dio è grande e i suoi progetti sono solo di Amore.Non tutti sono in grado di usare il metro dell'amore come occhiali ma se ci si prova la vita cambia sapore...tutto assume un senso differente.
Aggiungo una cosa.Un giorno ho incontrato un bambino speciale (disabile), e non sapevo come fare ad avvicinarlo, non avevo idea di come stargli accanto senza creare danno.Potevo scegliere di andarmene con la scusa che non sapevo come fare oppure di stargli accanto e vedere cosa succedeva.....
Oggi va così,vi ho raccontato un pezzetto della mia vita, nulla di chè semplicemente la mia piccola esperienza di giovane ragazza che il Signore ha preparato a diventare mamma di creature speciali.
un caro saluto

BeaEllaAmo


7 commenti:

  1. Imparare come stare accanto alla sofferenza non è facile per chi non ha il dono... Grazie per avermi dato la motivazione di diventare meglio. Abbracci da lontano

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  2. Anch'io ti ringrazio, cara Bea, per questa condivisione.
    Queste ultime, per me, per noi, sono state giornate particolarmente difficili perchè, come scrivi tu, accettare e stare accanto ai bambini speciali - quali che siano le loro caratteristiche - è a volte una strada così irta, da farci sentire inadeguati e troppo vulnerabili. Eppure, la forza arriva, se si riesce ad amare e ad affidarsi a Lui.
    La vostra foto, poi, è di una dolcezza assoluta.
    Vi vogliamo tanto bene.

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  3. Grazie ad entrambe,è bello potersi migliorare anche se costa fatica.
    Coraggio mamma Elly, te sei una delle donne più speciali che abbia conosciuto e sono onorata che le nostre strade si siano incrociate.
    Attendiamo e lavoriamo perchè i tempi migliorino!!!
    un abbraccio a tutte Bea

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. La cosa che più amavo del mio lavoro da infermiera era poter condividere la gioia con i miei pazienti se tutto si evolveva per il meglio, ma anche la condivisione della sofferenza con chi sapeva di non farcela.
    Poter farsi carico per cercare di capirli, sostenerli , camminare con loro.
    Passare attraverso le difficoltà ci aiuta sempre a crescere, a vedere oltre noi stessi , a portare per un pezzo di strada la croce dell' altro.
    tu che da mamma sei stata chiamata alla cura di questi bimbi speciali sei speciale per forza dell' amore.
    vi auguro una buona domenica a tutti un bacio grande Chiara

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  6. Grazie mille Chia per questa tua testimonianza!!!

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