Rubrica di ella
Ciao!
sono Ella, la figlia più grande di Bea.
Ormai manca poco alla fine della scuola, precisamente 6 giorni scolastici.(NON VEDO L'ORA DI FINIRE)
Volevo concentrare questo post su un progetto, che condivido qua sotto, che la mia professoressa di italiano, il mio amore, mi ha proposto ancora a ottobre 2021.
Ogni componente della mia classe avrebbe tenuto una specie di diario in un sito specifico ( lei è una persona molto tecnologica nonostante i suoi ormai 60 anni) dove avremmo potuto scrivere ciò che volevamo. Questo progetto è stato fatto in vista di una possibile maturità con un semplice " maxi orale", (Magari fosse rimasto così anche quest'anno accipicchia!) ,in tal caso sarebbe potuto esserci stato utile per vedere come saremmo cambiati in un anno.
Ho deciso di improntare il mio "diario" sulla questione : "università e futuro".
Qui sotto vi riporto il mio primo esperimento, la mia prima pagina di questo strambo quadernino digitale visibile, tra l'altro, dalla prof.
19/09/2021
Come potrei descrivermi se qualcuno che non mi conosce me lo chiedesse?
Ormai sono all'ultimo anno, per quanto ci sia l'università che ancora mi separa dalla vita degli 'adulti', posso considerarmi più verso il mondo del lavoro che da quello dei bambini.
E se nei miei diciotto anni di vita non avessi fatto niente che mi possa poi rendere una persona capace di spiccare fra gli altri? di avere qualcosa che mi possa contraddistinguere come Emanuela?
Giustamente quando ho finito le scuole elementari tutti mi hanno chiesto che seconda lingua avrei studiato alle medie. Per logica avevo escluso tedesco perchè mi era sempre stato detto essere molto complicato e il suono non mi ispirava. Lo spagnolo lo consideravo quasi inutile perchè molto simile all'italiano. L'unica era il francese che fortunatamente aveva un suono che trovavo particolarmente gradevole.
Finite le medie mi hanno chiesto tutti, parenti o amici che fossero (i fatti loro non potevano farseli evidentemente!), che scuola avrei scelto. Anche in quella situazione sono andata ad esclusione, i professionali e i tecnici li ho un po' tralasciati perchè pensavo, visto che tutti mi dicevano così, che fossero poco rinomati e che non mi avrebbero dato una cultura adeguata per il mio futuro. La scelta rimaneva comunque ampia ma togliendo l'ambito matematico, perchè sempre poco apprezzato da me, e l'ambito classico perchè lo trovavo troppo incentrato nel passato sono andata a vedere l'indirizzo scienze umane. Questo poi l'ho scartato confrontandolo con la comodità di avere un liceo vicino a casa che mi avrebbe potuto dare un grande sbocco nel mondo lavorativo del futuro grazie al cinese, continuare lo studio del francese che avevo imparato ad apprezzare tanto e potendoci arrivare comodamente in bici o addirittura a piedi. ( questo solo per i più avventurosi)
( specifico che non c'è nessun intento denigratorio riferito a scuole o lingue. )
E invece eccomi di nuovo qui. E se non prendessi la decisione giusta? E se quella specifica università non fosse adatta a me? E se poi mollassi perchè troppo distante da ciò che voglio e finissi per perdere tempo e ritrovarmi a trent'anni con niente di più di un diploma delle superiori e nessuna esperienza nel curriculum che mi convinca?
Insomma qui stiamo parlando del mio intero futuro!
D'altra parte mi rispondo che l'università non è tutto, che potrei comunque cambiare e non succederebbe niente anche se perdessi un anno. Anche questo è vero.
Diciamo quindi che sono piena di dubbi. Visto che in questo momento ho ancora un po' di tempo vorrei propormi un esperimento o meglio una "sfida".
Potrei paragonarmi al vaso di Pandora che è stracolmo ma non ne è ancora uscito niente. Diciamo che i miei dubbi, paure e desideri sono tutti racchiusi dalla terracotta. All'esterno invece ci sono le mie risposte. In pratica se il materiale che compone ciò che sta all'interno del vaso uscisse fuori pian piano riuscirei a risolvere tutto. Infatti quello che c'è dentro non starebbe più al buio bensì alla luce e all'aria, quindi si rinfrescherebbe per bene ( c'è il detto: vai a rinfrescarti le idee di modo da capire cosa fare).
In conclusione ho a disposizione un anno scolastico per trovare quel qualcosa che mi permetta di aprire il vaso e poi risolvere tutti i miei dilemmi. Devo trovare cosa possa interessarmi veramente.
Non dico di non avere delle preferenze. Materie come letteratura, francese, le culture straniere, il cibo e la cucina , i lavori creativi sono tutte cose che adoro fare. Ma concretamente non sono sicura di avere un interesse così profondo per queste cose da volerle portare avanti per tanto tanto tempo.
Seguo un canale you tube che tratta il minimalismo e crescita personale che ha scatenato in me, oltre all'ormai imminente maturità, tutti questi dubbi ma anche desideri di conoscere cosa voglio realmente fare. Si chiama 'spaziogrigio' . ultimamente è uscita una sua newsletter in cui spiega come fare per creare un canale o un blog trattando qualcosa che interessi la persona che lo fa. E anche lei ha detto che bisogna partire da ciò che veramente interessa a noi.
Quindi ogni cosa che posso trovare interessante e credo possa essere utile a caratterizzarmi e stimolarmi sarà la benvenuta!
Mi fa strano che il mio inconscio sappia già cosa sarei portata o cosa vorrei fare nel mio futuro. Tutto il mio corpo dai vestiti, al taglio di capelli, al trucco, alle movenze mi descrive ma io non mi vedo. Lo stesso è per la mia scelta futura: è qualcosa di radicato nel mio profondo ma non lo riesco ancora a capire.
Ogni tanto vorrei semplicemente essere un nativo americano d'America e correre nelle praterie mentre parlo telepaticamente con gli altri membri del clan e vivo a pieno contatto con nonna terra e madre natura.
evidentemente non doveva andare così...
Beh Leopardi pensava che dopo la morte ci fosse il nulla e che dovessimo vivere per noi stessi mostrandoci per come siamo. Ebbene voglio farlo anche io!
Forza Emanuela! Io ed io andiamo a cercare la nostra strada nel mondo.
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