martedì 23 luglio 2019

In montagna con i "più piccoli ".




Poche settimane dopo l'apertura della stagione e della casa in montagna, mio marito ed io abbiamo deciso di andarci solo con i ' bambini' più piccoli. 
Da fare ce nè sempre ma l'obittivo era cambiare aria e farla cambiare ai bambini.
In montagna c'è tanta pace e per due ' vecchietti' come noi fa tanto bene.
Invece per i giovani è un pò isolato, devo dire che non avere neanche un bar dove prendere un gelato o trovare qualcuno con cui fare due chiacchere, manca proprio.
La chiesetta che c'è è sempre aperta da una fedele signora del posto o meglio una villeggiante che si ferma tutta l'estate, però nonostante le nostre visite non l'abbiamo mai vista e non abbiamo mai visto praticamente nessuno.
Non c'è parrocchia, ne bar e nessun luogo di ritrovo comunque ci sono molte persone che passano in bicicletta o in moto oppure a piedi e questo ci fa sentire apparentemente in compagnia.


Di solito l'erba la taglia mio marito e Adamo, questa volta sono stata io a tagliarla, quella che sono riuscita, giusto davanti alla casa per permettere ad Elisa di potersi sedere comodamente per terra.
Poi il lavoro primario di questa volta è stato il tetto.
Al piano di sopra abbiamo trovato delle infiltrazioni e la persona che ha controllato per capirci qualche cosa ci ha consigliato come prima cosa di ripulire bene il tetto da tutte le erbacce che si sono formate e poi sistemare le tegole rotte ed infine aspettare che piova per ricontrollare cosa succede.
Capite che è una casa poco usata e mettere mano al tetto ci sembra alquanto dispendioso, speriamo risolva con poco.
 Dopo tanto duro lavoro abbiamo preparato un buonissimo pranzetto, carne per mio marito e zucchine ai ferri per me.


Vi dico la verità, anch'io ho mangiato la carne e mio marito le zucchine, mancavano le due bocche di Ella e soprattutto quella di Amo e quindi abbiamo conservato il rimanente per la sera e il giorno dopo.


La nostra vicina, la pecoraia, quest'anno ospita le pecore e le capre di un amico oltre alle sue, che ha problemi di salute e non può accudirle continuamente quindi guardate un pò che spettacolo di caprone.



In tutto il gregge è costituito da 80 pecore.



Il pastore è un uomo d'altri tempi, capace di fare un pò di tutto e qui ci mostra l'attrezzo che usa per tosare a mano le sue pecore.
Quando siamo arrivati stava costruendo delle mensole, con  la sega  a mano tagliava le tavole.
Mi spiegava  mio marito che è molto faticoso tagliare a mano con la sega, cioè con una mano tenere la tavola e l'altra lavorare con la sega manuale. Ha una certa età ma il lavoro non lo spaventa, è sempre in azione.
La moglie è una persona molto accogliente e gentile.
Siamo andati a trovarli e a prendere un buon caffè.
Si perchè nella casa dei nonni la caffettiera fa un caffè imbevibile, forse perchè sempre ferma, forse la marca della caffettiera io non lo so certo è che non ci azzardiamo ad offrire un caffè a nessuno e neanche noi lo beviamo.
Dalla pecoria c'è sempre anche una fettina di dolce che generosamente ci offre, certo che siamo arrivati in 5 e per quanto si cerchi di non mangiarne tanto per non finirlo tutto è stata dura.
Oltre ad essere buonissimo i bambini allungavano le mani e quando se ne impossessavano di una fetta non si poteva poi rimettere giù, esatto!!!


Il giorno seguente dopo altri duri lavori siamo tornati alla malga, abbiamo preso del burro che ci eravamo fatti mettere da parte e abbiamo preso il caffè ed anche una coppa di yogurt al miele.



Di solito sono io a chiederla, questa volta è stato mio marito a desiderarla, così gli e l'ho concessa solo a patto che avremmo fatto a metà.












Mentre noi ci ingrassavamo per bene, Ago giocava con il coniglietto, dandogli dei fili d'erba.
invece Aronne ed Elisa andavano in altalena.
Purtroppo Ago si è 'agitato' troppo e poi non è stato bene, ma nulla di grave, siamo tornati alla casa dei nonni e l'abbiamo fatto riposare.


Deliziosa. Se andate alla malga ve la consigliamo.

Ma dov'erano i nostri figli maggiori?

Conoscete Laif? 
I ragazzi dell'associazione, homescooler e non, si trovano periodicamente a casa di una mamma che si trova nella provincia di Verona e stanno preparando un Musicol.
Questa iniziativa ha coinvolto i nostri figli in quest'avventura.
La prima volta li abbiamo accompagnati, abbiamo conosciuto la  famiglia che abbiamo trovato meravigliosa, semplice accogliente, seria e molto disponibile.
Ora i ragazzi prendono il treno, fanno un cambio a Verona e vanno da soli.


La prima volta che hanno preso il treno da soli, siamo andati tutti in stazione a fare lezione.
Abbiamo fatto fare a loro i biglietti, cercare gli orari e i binari, tutto dopo aver 'fatto lezione' a casa e tramite internet.
La prima volta alla sera quando sono rientrati, hanno perso la coincidenza per un ritardo del primo treno e i treni sucessivi erano solo freccia rossa.
Gli ITALO sono più veloci con meno fermate e per noi sarebbero anche più comodi, economicamente per tutto il tragitto costano meno ma Ella che ha 16 anni può viaggiare da sola ma non può fare da accompagnatrice del fratello che ne ha 12.
quindi i ragazzi si sono trovati in stazione di notte( erano le 21.30 circa) con la pioggia e senza treno di ritorno.
La mamma dove erano stati, era in contatto con noi e i ragazzi telefonicamente.
Conoscendo meglio di noi la stazione, aveva consigliato ai ragazzi di andare al piano superiore dove si trovava una libreria per stare più ' al sicuro'.
Ella non avava molti soldi con sè per fare il biglietto di entrambi con la freccia rossa.( Perchè era il treno che sarebbe partito prima e uno dei pochi diretto alla nostra città, altrimenti avrebbero dovuto aspettare fino alle 23)
Alla fine sono andati al binario dove partiva il freccia rossa, c'era un controllore, a cui hanno spiegato la situazione.
Quest'uomo ha controllato i binari e li ha fatti salire.
Non posso che ringraziarlo da mamma, ero sul divano con il telefono in mano che facevo di tutto per rasserenare i ragazzi e incoraggiarli ma a km di distanza non potevo fare molto e vi assicuro che non è stato facile.
Sono tornati sani e salvi con un'esperienza non da poco sulle spalle e le sucessive volte sono tutte sembrate delle passeggiate.
Grazie anche alla mamma che li ha ospitati che con noi si è prodigata affinché tutto si risolvesse per il meglio ed ha vissuto quest'esperienza unita a noi come fossero figli suoi.
Vi auguro una buona giornata
Un saluto particolare ai ragazzi del Musicol
ciao BeaEllaAmo




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