giovedì 11 luglio 2019

Adamo lavora il legno


Per il suo compleanno Adamo ha ricevuto da uno zio un set completo di attrezzi per lavorare il legno.
Questi attrezzi si usavano una volta e sono ad esempio il trapano a mano , la pesa con i bilancini.


come potete immaginare è stato un regalo molto gradito.
Poi si è messo in camera sua sul pavimento in legno a sperimentare i vari attrezzi.
Al che  la mia soave voce ha fatto eco in tutto il vicinato e abbiamo trovato il posto più adatto perchè potesse lavorare in sicurezza per se e per noi.
In garage, il papà Piermario ha un tavolo da lavoro, che pensate abbiamo trovato quando abbiamo acquistato la casa. Un vecchio tavolo in legno perfetto per lavorarci con tutti gli attrezzi.


Sul tavolo Adamo si è portato un libro che avevamo comprato tanti anni fa in cui ci sono degli interessanti spunti.
Poi ha scelto cosa poteva fare e ci ha provato.


Il lavoro finito una specie di Acquila, è stata regalata alla sorella per il suo compleanno.


qui l'ho fotografato mentre era concentratissimo 



Fatto l'acquila l'ha anche dipinta.
Non ho una foto del lavoro finito ma potete pure immaginare ciò che preferite e poi pensate che sia un'acquila.
Devo dire che un pò ci abbiamo scherzato perchè ironizzare su di sè non fa mai male aiuta anche a far capire che per ottenere un buon risultato ci si deve applicare più volte ed anche con fatica, mettendo in conto che non sempre il rusultato è ciò che si pensava venisse.
Mentre Adamo giocava a fare il falegname, noi eravamo in cucina a finire il Tomatis e intanto fare qualche lavoretto.


ps.
Vorrei aggiungere due parole sul fatto che i bambini al giorno d'oggi non sanno giocare.
Nel nostro paese i genitori tendono a mandare in giro per il paese con la bicicletta i bambini per tutto il pomeriggio.
Non hanno una meta, solo che devono stare fuori casa per sfogarsi.
più volte mi sono confrontata con tali genitori cercando di comprendere il loro punto di vista e di far presente anche il mio.
Mi dicono che i bambni hanno bisogno di sfogarsi di essere liberi, ma se domando cosa fanno in giro, la risposta per rassicurarmi è che hanno sempre il telefono con sè in modo che siano rintracciabili.
Devo dire che le mie osservazioni non sono mai state soddisfatte.
Questi bambini al parco non li vedi giocare a palla o altro, e se lo fanno il più delle volte sono pochissimi e gli altri stanno a guardare con il telefono in mano. Immagino che non stiano ad aspettare la telefonata di mamma ma controllino altro.
Invitati a casa, utilizzano i giochi dei bimbi piccoli in malo modo e se li rompono, mollano il tutto lì senza cura di avvisare e cercano altro da rompere.
Ho proposto di colorare con i gessi per terra.
Hanno fatto di tutto forchè colorare. Eppure a scuola da noi a fine anno, fanno i "madonnari".
Ho proposto che giocassero a carte o giochi in scatola, si annoiano.
Però se gli dici di giocare ai videogiochi non c'è noia , non c'è pericolo si rompano perchè hanno un'estrema cura dell'apparecchio e si perdono per ore.
Chi viene a trovarci è inviato a non portare giochi elettronici e di usare il telefono solo per avvisare casa.
Noi non lasciamo che i nostri figli vaghino per il paese senza meta.
Ho ricevuto molte osservazioni e assieme a mio marito ne abbiamo parlato parecchie volte.
I nostri figli sono autonomi nell'andare a scuola da soli in bicicletta e se piove a piedi o con l'autobus, in tal casa si devono svegliare prima da soli e assicurarsi di comprare il biglietto.
Hanno la musica che gli richiede molto tempo perchè ogni volta che hanno un concerto ci sono le prove aggiuntive oltre ad andare tutte le settimane alla sera sempre in autonomia. ( Le prove si svolgono nel patronato che si trova abbastanza vicino a casa e l'ambiente è comunque controllato dal maestro della banda)
E' capitato che mi chiedessero di fare un giro in bicicletta e più spesso è capitato che lo chiedessi io a loro ma perchè c'era un fine. Vuoi fare un giro, bene esci e vai a comprare un pacchetto di farina o qualsiasi altra cosa anche se non è urgente lo metto in dispensa e mi servirà sicuramente prima o poi e loro hanno un fine per ciò che fanno.
Ho bisogno di qualche cosa per preparare la cena oppure del filo da cucire ma può anche essere che abbia necessità di comprare una lampadina in ferramenta e chieda ad Ella oppure ad Amo di uscire. Se va Ella spesso si porta anche Aronne che ama fare i giri in bicicletta.
I nostri figli da quando avevano 5 anni hanno partecipato ai campiscuola, prima assieme a noi che come famiglia accompagnamo gli altri ragazzi e poi dai sei anni da soli assieme agli altri ragazzi.
da alcuni hanno abbiamo scelto di far fare dei campiscuola fuori paese ed anche fuori città.  ci appoggiamo ad altre parrochie oppure ad altre realtà che per noi sono valide. Di solito ci siamo arrivati grazie al passaparola di amici per cui abbiamo fatto provare loro più esperienza possibili.
Non abbiamo permesso che dettassero loro le regole, o meglio abbiamo cercato sempre di assecondare le loro passioni ma se non conoscevano nessuno il camposcuola lo potevano provare a fare comunque.
Come regalo di terza media Ella ha fatto tre campiscuola, quest'anno forse non riuscirà a farne neanche uno perchè la richiesta da parte dei ragazzi è superiore alla disponibilità degli animatori ma ha compensato facendo l'animatrice per tre settimane del Grest in parrocchia.
Pensaimo che libertà sia anche responsabilità e impegno.
I nostri ragazzi sono come gli altri, abbiamo dato loro tutte le possiblità che possono avere gli altri abbiamo scelto che giocassero a qualsiasi età e gli abbiamo insegnato che giocare è importante fa crescere, la noia è un mezzo importante per far lavorare la fantasia sempre che ci siano delle basi.
Perchè se per tutta la vita gli si è dato solo giochi elettronici non si può pretendere che sappiano divertirsi anche facendo un tutorial oppure cercando di creare qualche cosa con un pezzo di legno.
Mio marito mi ha fatto un'interessante osservazione che voglio condividere sperando possa essere utile.
Si parla di libertaà e di far sfogare i ragazzi e li si lascia in giro per tutto il pomeriggio.
Ma un uomo che lavoro 8 ore al giorno e poi torna a casa e magari ha dei figli che gli chiedono attenzione certo non può decidere tutti i giorni di andare il restante del tempo in giro a bighellonare e com'è che impara a gestire la libertà sua della moglie e quella dei figli.
Mio marito quando torna dal lavoro spesso si mette a giocare con i bambini, poi mi aiuta a cambiarli e a preparare la cena. Lo facciamo assieme e questo alleggerisce entrambi.
Insegnare ai bambini ad usare il proprio tempo libero creando, dando spazio alla fantasia, dando un senso, li aiuterà a diventare uomini e donne meno egoisti-e.

Un caro saluto
BeaEllaAmo

2 commenti:

  1. Che bello il lavoro di Adamo!
    Sì, giocare è importante, serve a conoscere se stessi.
    E conoscere se stessi serve a contribuire a migliorare il mondo... no?
    Ciao ciao

    RispondiElimina
  2. È proprio vero,per cambiare le cose ci vuole poco basta iniziare da se.
    Ciao

    RispondiElimina