lunedì 18 marzo 2019

Laboratorio del legno


Ecco un laboratorio della lavorazione del legno a cui Adamo ha partecipato assieme al papà.


C'era la possibilità di scegliere cosa realizzare e subito Adamo ha puntato ad un mulino.

Al laboratorio erano invitati bambini dai 3-4 anni fino ai 12 anni.
Tra pochi giorni il nostro piccolo uomo, raggiungerà i suoi 12 anni, così il papà si è preso un giorno di ferie e lo ha accompagnato. 
Poi arrivati là, il papà, ha fatto solo presenza tranne prestare soccorso ad una super mamma.
Mi ha raccontato di questa giovane mamma che era lì con un bimbo in fascia ed un altro sui 3 o 4 anni. Cercava di seguire il suo cucciolo ma utilizzava l'avvitatore al contrario così le ha mostrato il giusto verso e questa mamma ne è stata molto sollevata.


Mi ha raccontato che il laboratorio era frequentato principalmente da bambini tra i 4-5 anni.
Di più grandicelli c'era solo Adamo ed un altro ragazzino della stessa età. 
Ovviamente i due si sono trovati nel tavolo da lavoro insieme, hanno subito fatto amicizia.
La " coincidenza" ha voluto che questo ragazzino fosse figlio di una mia amica-telefonica.
Cioè, conoscevo da un anno o due la mamma perché ci siamo supportate nel mondo dell' educazione parentale, per vari motivi non ci eravamo mai incontrate di persona.
Così qualche giorno dopo siamo riuscite ad organizzare un pomeriggio di gioco fra i bambini.
Adamo ne è stato entusiasta perché hanno giocato a guardie e ladri con i ' poliziotti ' in bicicletta; correvano nei campi saltavano i fossi e percorrevano tutte le stradine sterrate del vicinato.
Poi a calcio e per concludere quando è diventato buio hanno concluso il pomeriggio con i lego.
Nei vari giochi si sono aggiunti vari bambini di età differenti, dai 5-6 anni fino ai 13-14 anni.
Mi ha ricordato molto la mia infanzia. 

Tornando al laboratorio...


Il mulino ha subito un ' guasto ' alla manovella che azionava la pala.
Si è rotta durante le prove generali.
Inoltre Adamo mi ha fatto notare che le pale non andavano bene perché erano troppo corte ma i pezzi a disposizione erano solo di piccole dimensioni. 
Pazienza.
A parer mio e  di mio marito il lavoro svolto corrisponde all'impegno che il ragazzino ci ha messo.
Adamo ne ha tratto molta soddisfazione.

Vorrei sottolineare come al laboratorio per il legno ci fossero solamente 2 ragazzini delle medie, gli altri erano bimbetti,  bellissimi certo ma sempre e solo piccolini.
Mi dispiace fare quest'osservazione ma da quando ho iniziato a fare l'educazione parentele i partecipanti ai laboratori o alle attività era tanto se arrivavano all'età delle elementari. 
Nel nostro percorso molte amiche e amici hanno iniziato con tutte le buone intenzioni e poi mano a mano che il tempo passava e le difficoltà aumentavano si sono ritirati o meglio si sono omologati al sistema.
Chi aveva le possibilità economiche ha portato i figli ad una scuola Steineriana altrimenti via in quella del paese.
I bambini  che ho conosciuto fare educazione parentale per le medie o le superiori avevano un approccio alla vita responsabile.
Voglio dire che le regole del vivere comune vanno insegnate sempre e comunque fin da quando sono piccoli.
Ricordo la difficoltà delle mamme, mie amiche nel rapporto con i bambini. 
Tutte avevano scelto un approccio Molto libero, le attività che proponevano quasi mai venivano portate avanti.
Penso che il bambino ha bisogno di paletti, non parlo di Muri ma solamente di paletti che indichino la strada.
Se un bambino non è abituato a fare un'attività a e portarla a termine, anche se non gli va, nel tempo eviterà le fatiche. Perchè per avere il risultato un minimo di fatica ci vuole.
Inoltre una cosa che mi ha sempre fatto pensare è il fare educazione parentale quando i bimbi sono piccoli m quando crescono no.

Pochi dicono che apprendere a casa è faticoso  non è scontato riuscirci.

Concludo con questa frase :

La SCOPERTA consiste nel vedere quello che vedono tutti 
e pensare quello che nessuno ha mai pensato.

Marcel Prorust

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